PERCHE’ SCEGLIERE UNA START UP INNOVATIVA

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    Quanto accaduto nell’ultimo anno costringe a guardare al futuro con occhi diversi nonché a fare scelte imprenditoriali al passo con i tempi. In questo contesto fornire i c.d. servizi innovativi ad alto valore tecnologico è il settore che più risponde all’attualità economica ed il veicolo migliore per attualizzarlo è costituire una start up innovativa.  La definizione di start up innovativa nel panorama nazionale viene introdotta dall’art. 25 del D.L. n. 179/2012 convertito in legge n. 221 il 17 dicembre 2012 recante il titolo “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”. L’intervento normativo è finalizzato a statuire una serie di norme e misure volte a favorire e promuovere lo sviluppo tecnologico, la crescita sostenibile e la cultura digitale mettendo in atto una serie di politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali con uno sguardo rivolto soprattutto all’occupazione giovanile.

    Possono quindi, ottenere la qualifica di start up innovativa tutte le società di capitali (anche in forma di cooperativa) avendo però come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. I requisiti obbligatori per essere una start up innovativa, oltre a quanto appena precisato, sono:

    – costituzione della società da non più di 60 mesi;

    – sede principale in Italia o in uno Stato membro che però deve avere la sede produttiva o filiale in Italia;

    – le azioni societarie ovvero le quote rappresentative del capitale sociale non possono essere quotate su un mercato regolamentato né su un sistema multilaterale di negoziazione;

    – deve presentare un valore della produzione annua totale risultante dall’ultimo bilancio approvato, non superiore a 5 milioni di Euro

    – non distribuisce e non ha distribuito utili e non è costituita da fusione, scissione o a seguito di cessione di azienda o ramo di azienda.

    Inoltre deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

    1) è richiesta una spesa in attività di ricerca e sviluppo pari o superiore al 15% rispetto al valore maggiore tra fatturato e costi annui. Per dimostrare questa spesa è necessario inserirla nel bilancio descrivendola tramite una nota integrativa, nel caso in cui non ci sia un bilancio nel primo anno di vita basta una dichiarazione scritta dal legale della società.

    2) almeno ⅓ della forza lavoro impiegata o complessiva deve essere in possesso di un titolo di dottorato di ricercaoppure che stiano svolgendo un’attività di ricerca presso un’università italiana o straniera. Oppure è richiesto che i ⅔ della forza lavoro sia in possesso di una laurea magistrale.

    3) quando una società, che rispetta tutti i requisiti obbligatori di cui sopra, deposita un brevetto riguardante un’invenzione innovativa, può essere inserita nel registro delle startup innovative.

    Verificata la sussistenza dei requisiti si può procedere con la costituzione della società tramite atto notarile e con l’iscrizione nella sezione dedicata del Registro delle Imprese che ha durata quinquennale dalla data di costituzione della società.

    Numerosi poi sono i vantaggi delle start up innovative:

    – a livello fiscale sussiste l’esonero dal pagamento delle imposte di bollo, dei diritti di segreteria e del diritto annuale alla Camera di Commercio;

    – l’assunzione del personale è semplificata ed agevolata ed inoltre il contratto a tempo determinato, che in una startup innovativa non può superare i 24 mesi, può essere rinnovato più volte nell’arco dei due anni;

    – è possibile remunerare i collaboratori tramite partecipazione al capital in forme specifiche;

    – sussiste la possibilità di raccogliere capitali tramite campagne di crowdfunding, attraverso l’introduzione di una disciplina specifica per il suo funzionamento, autorizzato e controllato dalla Consob.

    Non meno importanti le facilitazioni previste per l’accesso al credito bancario ovvero a numerosi finanziamenti europei, nazionali e regionali, messi a disposizione da bandi dedicati. Infine, sussistono diverse agevolazioni anche per gli investitori. La legge di bilancio 2019 ha infatti potenziato gli incentivi fiscali per chi decide di investire in business innovativi e da ultimo con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto “Rilancio”) convertito in legge n. 77 il 17 luglio 2020, sono state introdotte ulteriori misure per il rafforzamento e il sostegno dell’ecosistema delle start up innovative.